La sede centrale di Storytel è situata a poco più di un chilometro di distanza dall'ufficio principale di Spotify, a Stoccolma. È vero che devi attraversare tre ponti per arrivarci, ma sono solo 6 minuti di bicicletta a dividere i due re svedesi delle subscription. Perciò, chiunque viva a Stoccolma e abbia familiarità con il mercato degli abbonamenti per gli audiolibri avrà pensato almeno una volta: "Spotify e Storytel non dovrebbero stare insieme?”

Le due società dallo spirito vichingo sono probabilmente ancora lontane dal prendere un impegno serio, ma qualche giorno fa hanno annunciato un interessante accordo di partenariato. Secondo un comunicato stampa "entro la fine del 2021, gli abbonati Storytel potranno usufruire della libreria di audiolibri di Storytel su Spotify, collegando i due account".

"Vogliamo che tutti abbiano accesso alle grandi storie e oggi Storytel offre più di 500.000 audiolibri su base globale, in 25 mercati", ha dichiarato Jonas Tellander, fondatore e CEO di Storytel. "Grazie alla partnership con Spotify, i nostri clienti potranno accedere a incredibili esperienze di ascolto e di autorship di audiolibri e viverle ancora più facilmente, e allo stesso tempo avremo anche la possibilità di raggiungere nuovi segmenti di pubblico presenti su Spotify.”

"L'obiettivo di Spotify è di diventare l'unica piattaforma per la fruizione di tutti i contenuti audio: musica, podcast, conversazioni dal vivo e ora, tramite questa partnership, anche audiolibri”, ha affermato Courtney Holt, responsabile globale degli studi musicali di Spotify. "Utilizzando Spotify Open Access, Storytel sarà in grado di offrire i suoi audiolibri premium ai suoi clienti utilizzando la migliore piattaforma di Spotify, il tutto mantenendo il controllo diretto sulle relazioni con il proprio pubblico.”

Avremo anche la possibilità di raggiungere nuovi segmenti di pubblico presenti su Spotify, Jonas Tellander, fondatore e CEO di Storytel

Questa piccola mossa è un primo passo verso qualcosa di più grande? È l'equivalente di un primo appuntamento andato bene? Queste sono le domande che tutti quelli del settore si stanno ponendo. Sölve Dahlgren, uno dei più acuti analisti del mercato dei libri in Svezia, ha commentato su Boktugg: "Quindi, questa mossa che significato acquisisce nel lungo termine? È un primo passo verso quell'accordo che molti esperti ritengono probabile, cioè che Spotify acquisti l'intero Storytel? O è un modo per Spotify per attirare gli ascoltatori di audiolibri in modo che scoprano che ci sono già contenuti in abbondanza sulla piattaforma? Per Storytel, potrà certamente aprire la possibilità di lanciare il suo servizio su più mercati, in luoghi in cui i clienti utilizzeranno l'app Spotify anziché quella di Storytel. Ci sono diversi scenari possibili. Spotify è disponibile in 178 mercati, Storytel in 25.”

E anche il mercato azionario sta dando qualche segnale positivo sulla questione. La mattina del 20 maggio, subito dopo l'annuncio, i titoli di Storytel sono saliti alle stelle toccando un rialzo del 17%. È vero che il valore delle azioni è stato in calo per diverse settimane, tuttavia, un aumento del 17% è un segnale eccezionale per un mercato azionario meno volatile come quello svedese.

È importante tenere presente che Spotify offre già audiolibri, nonostante la piattaforma non sia preparata per questo tipo di formato, e gli aggregatori digitali devono creare audiolibri in album e tracce per poterli caricare. In altre parole sono consumati come la musica, in quella che si traduce in una terribile esperienza sia per gli ascoltatori che per gli editori. Questo è un limite talmente grande che l'enorme catalogo di audiolibri svedese è quasi inesistente su Spotify. Ma tutto ciò sta per cambiare, dal momento che negli ultimi tempi la piattaforma musicale ha deciso di prendere il mercato degli audiolibri più seriamente, assumendo come capo della sezione audiolibri Sean McManus, che è stato un alto dirigente di Audible, e che ora lavorerà per Spotify da New York. Questa nuova assunzione e questa partnership con Storytel sono la prova che, a Spotify, la situazione sta cambiando per gli audiolibri.

E, chissà, essendo i loro uffici così vicini, nel cuore di Stoccolma, prima o poi i dirigenti di Storytel e Spotify potrebbero imbattersi per caso gli uni negli altri (stöta på, come si dice in svedese), magari in una caffetteria a metà strada tra le due sedi. In realtà, è molto probabile che accada in un Espresso House, dove con 15 euro al mese puoi sottoscrivere un abbonamento che ti permette di bere tutto il caffè che vuoi, grazie alla formula all-you-can-drink. Alimentate dall'abbonamento di caffè, le due aziende svedesi potrebbero finire col convivere – o diventare sambo, per dirla in svedese.


Articolo precedentemente pubblicato da Carlo Carrenho su Reboot Books. Traduzione a cura di Lucia Montanari.