Il social media marketing è un potente mezzo a disposizione di chi lavora con i libri e, più in generale, con le storie e i contenuti editoriali per trovare e connettersi con i propri lettori, già acquisiti e potenziali.

Essere presenti sulle principali piattaforme social oggi sta diventando indispensabile anche per il comparto editoriale. Secondo un recente report di Research and Marketing, Book Publishers Global Market Report 2020-30: COVID-19 Impact and Recovery, il crescente utilizzo dei social media da parte di editori e autori nell’anno della pandemia, e quindi la possibilità di avere accesso ad un’enorme mole di dati sui comportamenti dei consumatori, ha svolto un ruolo importante non solo per la sopravvivenza e la crescita del settore ma anche per la sua innovazione.

Essere presenti sui social media però non basta. Quel che è importante capire è in che modo curare la presenza online per rendere questi canali delle vere risorse di business. Provate a pensare alle pagine Facebook di noti editori e autori o ai loro account Instagram. Tutto quello che vedete, dal post alla storia passando per la risposta a un commento, rientra in una più ampia visione strategica definita e descritta in uno dei documenti più importanti, e spesso bistrattato, che sta alla base della corretta e funzionale narrazione online: il piano editoriale.

Il piano editoriale è un documento fluido e strategico redatto per guidare la scelta e la pubblicazione dei contenuti con lo scopo di raggiungere gli obiettivi di business parlando ad uno specifico target. Un buon piano editoriale quindi si costruisce creando il giusto mix di contenuti: quelli utili per il raggiungimento delle finalità aziendali e quelli che le persone vogliono. Ecco perché per creare un documento realmente funzionale è necessario prima avere ben chiari quali sono i nostri obiettivi a breve e a lungo termine e conoscere a fondo il nostro lettore/consumatore, le sue abitudini, i suoi bisogni, i suoi desideri. Di analisi iniziale, scelta dei canali social e definizione del target abbiamo già parlato in questo post.

Passiamo ora agli step successivi, tutti necessari nell’ordine, per produrre un buon piano editoriale e promuovere un libro sui social.

La scelta dei contenuti e degli argomenti

In un mondo affollatissimo di contenuti di ogni tipo come quello dei social network è necessario riuscire a suscitare non solo interesse verso i post pubblicati, ma anche partecipazione diretta, in modo da stabilire una relazione quanto più personale possibile con le persone a cui si vuole parlare. Ecco perché la comunicazione social di editori e autori non può limitarsi alla promozione dei prodotti editoriali. Il rischio è quello di essere autoreferenziali e far scappare a gambe levate gli utenti. A livello teorico, per individuare il giusto mix di contenuti, potete far riferimento alla regola dei terzi o alla regola dell’80/20. La prima suddivide i contenuti in tre macrotipi: contenuti per promuovere prodotti e/o servizi, contenuti che puntano all’interazione diretta con gli utenti, contenuti provenienti da fonti esterne sempre in linea con il vostro business. La giusta ripartizione dei contenuti è indicato nel nome della regola, un terzo per ogni macrotipo. La seconda implica invece che solo il 20% dei contenuti pubblicati dovrebbe essere finalizzata alla vendita di prodotti, mentre il restante 80% dovrebbe essere costituito da post utili e interessanti. Tenendo presente queste indicazioni teoriche il consiglio è quello di provare a stilare la lista dei possibili argomenti dopo aver risposto a una serie di domande:

  • Cosa caratterizza il vostro progetto editoriale? Cosa lo rende unico? Definite e raccontate la nostra Unique Value Proposition mettendola al centro dei vostri contenuti.
  • Come svolgete quotidianamente il vostro lavoro di editori o autori? Raccontatelo! Gli utenti sono molto curiosi di conoscere il dietro le quinte del lavoro e di vedere e interagire con le persone che si nascondo dietro il brand.
  • Quali sono le domande più frequenti dei vostri lettori? Imparate ad ascoltare e provate a fornire delle risposte.
  • Quali sono le novità o le informazioni rilevanti che interessano ai vostri clienti? Cercate di diventare un punto di riferimento nel vostro specifico settore.
  • Quali sono i vostri valori? Ispirate e create sinergie! Sapete che le persone sono più propense ad acquistare da persone/brand simili a loro, che stimano e con le quali condividono valori ed esperienze?
  • Come e dove trovare idee e ispirazioni? Studiate i vostri competitor, iscrivetevi ai gruppi Facebook e alle newsletter, seguite gli influencer e le testate di settore. Avrete veramente l’imbarazzo della scelta!

La definizione della voce e della personalità del vostro brand

Uno dei principali effetti dell’avvento dei social nel mondo del marketing è stato l’umanizzazione dei brand. Piccoli e grandi marchi oggi ci danno del tu, ci chiedono come stiamo, ci raccontano quello che succede in azienda, in poche parole ci parlano e si raccontano e lo fanno con un determinato tono di voce. La scelta del tono da utilizzare nella vostra comunicazione social è un passaggio fondamentale ed è uno dei punti cardine del piano editoriale. Per definirlo in maniera appropriata e corretta bisogna tener conto di due cose: cosa volete comunicare del vostro lavoro editoriale e quali emozioni vorreste trasmettere ai vostri lettori. Aiutatevi ancora una volta rispondendo a queste domande:

  • Che tipo di linguaggio e tono usa solitamente il vostro pubblico?
  • Quale tipo di linguaggio utilizzate nella vostra attività editoriale?
  • Come descrivereste la vostra personalità?

Il tono di voce è uno degli elementi che rappresenta la personalità del vostro brand sempre. Questo vuol dire che, oltre a essere riconoscibile, deve essere anche applicato e rispettato in tutte le vostre comunicazioni. Ad esempio, se avete scelto di dare del tu ai vostri lettori fatelo sia su Facebook, che su Instagram che nelle email.

La creazione dell’immagine coordinata

La personalità del brand è definita non solo attraverso il tono di voce ma anche dagli elementi grafici e visivi che andrete a utilizzare. Avete mai sentito parlare di immagine coordinata? Nella pratica, l’immagine coordinata è l’insieme di tutti gli elementi grafici e visivi che i brand utilizzano per parlare e mostrarsi al loro pubblico in maniera omogenea e immediatamente riconoscibile. Il consiglio in questo caso è quello di andare a definire una serie di linee guida per la produzione dei vostri contenuti visuali:

  • Definite una palette di colori adatta al racconto del vostro progetto editoriale.
  • Scegliete un insieme di font (non più di tre!) da utilizzare in tutte le vostre grafiche.
  • Create dei modelli grafici, coerenti e ripetibili, da utilizzare su tutti i vostri canali social.

Solo dopo aver stabilito argomenti, tono di voce e immagine coordinata si potrà finalmente iniziare a lavorare al calendario editoriale, un documento nel quale indicare quale contenuto pubblicare, in che formato, su quale social, in che data e a che ora. Ma di questo parleremo nelle prossime settimane.

Passiamo alle presentazioni!

Oggi vi salutiamo con una breve presentazione: su Ready sono finalmente disponibili ben quattro nuovi servizi, super specifici, per aiutarvi a rendere i vostri canali social delle vere risorse di business. Un esperto di storytelling e social media marketing sarà a vostra disposizione per delle consulenze personalizzate e per la definizione di un piano strategico cucito sulle vostre reali esigenze e obiettivi. Tutti i servizi, come sempre, sono pensati sia per editori che per autori.

Avete già dato un’occhiata? Noi, come sempre, rimaniamo in attesa dei vostri feedback!