Oggi una delle principali sfide dell’editoria è farsi trovare. Una sfida condivisa da editori e autori indie, una sfida scandita a suon di numeri: quelli delle migliaia tra libri, ebook e audiobook che ogni giorno cercano di farsi strada nell’ambita sezione delle novità sia nei canali di vendita fisici sia, sempre più, in quelli digitali

Farsi trovare oggi significa due cose in particolare: rendere disponibile il proprio catalogo in diversi formati e farlo in più punti vendita e/o piattaforme di fruizione di contenuti possibile. Questo tipo di approccio, definito comunemente wide, sembra essere la risposta necessaria - lungimirante e sostenibile - alle richieste di un mercato editoriale sempre più vasto, internazionale, multiforme e multicanale.

Tra i principali strumenti che editori e self-publisher hanno a loro disposizione per portare avanti un approccio editoriale wide ci sono sicuramente i cosiddetti aggregatori. Di cosa stiamo parlando? StreetLib ad esempio è un aggregatore, ovvero una piattaforma di distribuzione globale che raccoglie, appunto aggrega, diversi canali retail, i “luoghi” dove i libri sono disponibili per l’acquisto, e diversi canali per la fruizione di contenuti. Scegliere di utilizzare uno (o diversi) aggregatori significa poter portare, in poche ore, un libro, un ebook, un audiolibro così come un intero catalogo, anche in multiformato, in centinaia di librerie e biblioteche, fisiche e online, sparse in tutto il mondo, senza dimenticare le sempre più numerose applicazioni di subscription e di mobile reading. Tutto questo utilizzando, comodamente, un’unica piattaforma web.

Distribuire attraverso un aggregatore permette inoltre di mantenere il pieno controllo sulle proprie pubblicazioni: dalla definizione del prezzo di copertina all’adesione ad eventuali promozioni, dalla scelta delle librerie a quella dei Paesi e delle aree geografiche interessate dalla distribuzione.

Ma torniamo ai modelli di vendita. Oggi in ambito editoriale è possibile contare ben quattro diverse tipologie di modelli di distribuzione: à la carte, biblioteche, applicazioni di subscription e mobile reading app.

Vendita à la carte

In questo primo raggruppamento rientrano tutti gli store online (tra cui Amazon, Kobo, Apple, Google Play, Ibs, Feltrinelli, Mondadori) e le librerie fisiche (come ad esempio Feltrinelli, Ibs, Mondadori, librerie indipendenti) attraverso i quali editori e autori indie possono vendere i loro titoli in maniera integrale sulla base di un prezzo di copertina autonomamente definito, à la carte appunto.

Biblioteche

Il 2020 sta per stabilire un nuovo record mondiale per il prestito di ebook e audiolibri nei circuiti bibliotecari. Gli ultimi dati forniti da OverDrive, una delle principali piattaforme di gestione del prestito digitale, confermano un aumento dei prestiti online del 30% rispetto al 2019 con ben 366 milioni di checkout effettuati tra narrativa per bambini, narrativa per adulti, saggi, fumetti e graphic novel.

Da diversi anni ormai i numeri registrati dalle biblioteche, in ottica digitale, sono sempre accompagnati dal segno più. Aumenta il numero di ebook e audiobook presi in prestito e aumenta il numero dei nuovi iscritti. Tutto questo si traduce in maggiori guadagni per editori e autori, maggiore diffusione, maggiore visibilità. Non tutti sanno infatti che ogni anno le biblioteche, che hanno attivato un servizio di prestito digitale, hanno dei budget dedicati per l’acquisto di nuovi prodotti digitali, come ebook e audiobook, da mettere a disposizione degli utenti che usufruiscono del servizio di prestito. I titoli o gli interi cataloghi vengono acquistati sulla base del prezzo di listino definito autonomamente da editori e autori proprio sulle piattaforme di distribuzione.

Applicazioni di subscription

Impossibile negarlo, questi ultimi saranno in parte ricordati come gli anni delle subscription, un modello di business basato sulla vendita di abbonamenti: l’utente paga una quota mensile per avere accesso illimitato ad una serie di contenuti. Con qualche anno di ritardo (i primi servizi di abbonamento musicale sono apparsi nel 2002, quelli di streaming nel 2007 con Netflix) le subscription hanno fatto la loro comparsa anche nell’editoria digitale. Pioniere fu Jonas Tellander, il ceo svedese di Storytel. Nel lontano 2005 lanciò il primo servizio di streaming per audiolibri, Bokilur. Solo dopo diversi anni, e una lunga serie di insuccessi, si arrivò alla nascita di Storytel, oggi uno dei più noti servizi a modello subscription per la fruizione di audiolibri, podcast e ebook al mondo.

Negli ultimi anni, soprattutto grazie alla spinta del mercato degli audiolibri, le applicazioni con modello subscription stanno conquistando in tutto il mondo il favore dei lettori diventando, di conseguenza, un interessante mercato per editori e autori indie in termini di revenue.

Mobile reading app

I dispositivi mobile hanno sostituito nella nostra quotidianità fotocamere, sveglie e orologi, agende, calcolatrici, radio, tv. Per giovani e giovanissimi stanno diventando anche il principale supporto di lettura, e questo grazie soprattutto alla crescente diffusione delle mobile reading app. Non semplici applicazioni per la lettura in digitale ma vere e proprie community online popolate da autori e lettori, nate per promuovere la scrittura e la condivisione di storie. I numeri registrati negli ultimi anni nel mercato asiatico, così come le storie di successo di alcuni autori indie, sono interessanti e sicuramente da tenere in considerazione. Sembra infatti che questa nuova e molto giovane modalità di fruizione e distribuzione di contenuti editoriali stia lentamente prendendo piede anche in occidente. Probabilmente ne sentiremo parlare presto.

Il concetto di mercato non è solo geografico, è anche un concetto di business. Chi chiude o limita i propri orizzonti rischia di perdere le tante possibilità offerte oggi dell’attuale mercato editoriale. E voi, cosa ne pensate? Avete già fatto vostro l’approccio wide? State esplorando nuove forme di distribuzione? Qui siamo sempre curiosi di conoscere le vostre opinioni!

Breve nota a margine

StreetLib aggrega e distribuisce su decine di librerie, biblioteche, servizi in abbonamento e reading app, raggiungibili con un paio di click. Qui trovi l’elenco completo dei nostri canali di distribuzione e i modelli di vendita applicati.


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